Napoli, 20 gennaio 2013 – Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 alle 8,12 è stata localizzata nel distretto sismico Monti del Matese, tra le province di Caserta e Benevento: le località prossime all’epicentro sono i comuni di Castello del Matese, Piedimonte Matese e San Potito Sannitico, nel casertano e di Cusano Mutri (Benevento). All’evento ha fatto seguito una replica di magnitudo 2.6, registrata alle 08.21. Poi alle 8,55 la terra ha tremato di nuovo, facendo registrare una scossa di magnitudo 3.7. La scossa delle 8,12 è stata avvertita anche nel Salernitano, prevalentemente nelle località nell’agro-nocerino sarnese e nel capoluogo. Il centralino del comando provinciale dei vigili del fuoco è stato raggiunto da almeno 50 telefonate di richieste di informazione. Non sono ancora giunte richieste di verifiche di staticità a edifici. Paura ad Angri e Nocera Inferiore, dove alcuni genitori hanno preferito non fare entrare in classe i bambini. A Salerno la scossa è stata avvertita ai piani alti dei palazzi del centro. L’evento è strato sentito anche in alcune aree del Sannio. Anche in queste zone numerose le persone che sono scese per strada. In alcune scuole del capoluogo campano, per la giornata di oggi, le lezioni sono state sospese. Caos davanti alle scuole a Campobasso. I genitori hanno riportato i figli a casa. Scuole chiuse anche nel comune di Boiano. Paura tra gli studenti di Isernia che erano appena entrati a scuola per una scossa che poco dopo le 8, con magnitudo 4.2, è stata avvertita distintamente anche nel centro molisano. Gli studenti sono stati fatti tutti uscire dalle scuole e si sono riversati in strada. In precedenza una scossa di terremoto di magnitudo 2.1 era stata registrata, alle 07.04, dalla Rete sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, nella zona delle Serre, tra le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia. Le località più prossime all’epicentro sono Grotteria, Mammola e San Giovanni di Gerace, in provincia di Reggio Calabria, e Fabrizia, Mongiana e Nardodipace, in provincia di Vibo Valentia.
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